Perché alcuni videogiochi diventano oggetti da collezione Cosa rende un videogioco un pezzo da collezione
Scopri cosa rende un videogioco davvero collezionabile: edizioni limitate, condizioni, sigilli, console storiche e giochi iconici. Guida essenziale per collezionisti.

Nel mondo del collezionismo, i videogiochi sono ormai considerati veri e propri oggetti d’archivio. Non solo intrattenimento, ma memoria culturale. Alcuni titoli — se in condizioni perfette o sigillati — hanno raggiunto cifre da capogiro in asta. Il record? Una copia di Super Mario 64 sigillata, venduta nel 2021 da Heritage Auctions per 1,56 milioni di dollari.
Ma cosa trasforma un semplice videogioco in un bene da collezione?
Edizione e tiratura: la rarità è tutto
Non tutti i giochi sono rari, ma alcune versioni lo sono moltissimo. Titoli lanciati in poche migliaia di copie, edizioni promozionali o bundle legati a eventi (come le versioni demo per fiera) sono oggi tra i più ricercati.
Un esempio emblematico? La Gold Cartridge giapponese di Zelda no Densetsu per Famicom Disk System, rilasciata solo tramite concorso, oggi supera i 10.000 euro in condizioni sigillate.
Piattaforma e impatto storico
Giochi pubblicati su console iconiche — NES, SNES, Sega Mega Drive, PS1, Nintendo 64 — tendono a essere più richiesti, soprattutto se rappresentano un passaggio tecnico o culturale rilevante. Final Fantasy VII, ad esempio, è una pietra miliare del passaggio 2D/3D. Lo stesso vale per Metal Gear Solid o Resident Evil.
Condizioni: sealed o loose cambia tutto
Un gioco sigillato, in condizioni perfette (graded 9.8 o 10), può valere anche 100 volte di più rispetto alla stessa copia usata e priva di scatola. Il grado WATA o VGA diventa quindi un elemento chiave nella valutazione del titolo. La presenza di box, manuali, sigilli e inserti originali è altrettanto decisiva.
Iconicità e community
Alcuni titoli diventano cult per il solo impatto sulla cultura pop. Pokémon Rosso e Blu, Chrono Trigger, Super Metroid, Castlevania Symphony of the Night sono considerati pietre miliari da più generazioni di giocatori.
Il valore collezionistico non è solo economico, ma culturale: possedere un gioco originale di quel tipo significa possedere un frammento della storia del medium.
Un videogioco da collezione è molto più di un software: è un oggetto fisico che racchiude memoria, tecnologia e iconografia. Su Collecto, ogni titolo viene selezionato per rarità, condizione e significato storico. Perché collezionare giochi non è nostalgia: è custodire le origini del nostro immaginario.