Pubblicato il 26/05/2025

I vini più richiesti sul mercato secondario e perché

Scopri quali sono i vini più ricercati sul mercato secondario: Romanée-Conti, Masseto, Sassicaia e altri. Ecco perché i collezionisti li considerano veri tesori.

I vini più richiesti sul mercato secondario e perché

Nel mondo del collezionismo enologico, alcuni nomi sono sinonimo di desiderabilità assoluta. Ma quali sono i vini che oggi dominano il mercato secondario e perché attirano così tanto l’attenzione dei collezionisti? In questo articolo analizziamo i grandi protagonisti — italiani e internazionali — e cosa li rende così ambiti.


Romanée-Conti: il santo Graal della Borgogna

Prodotto dalla leggendaria tenuta Domaine de la Romanée-Conti (DRC), questo vino è universalmente considerato il più prestigioso al mondo. L’altissima qualità, la produzione estremamente limitata (circa 5.000 bottiglie all’anno) e i punteggi costantemente altissimi fanno lievitare i prezzi alle aste: bottiglie vendute sopra i 20.000 euro non sono affatto rare.


Masseto: l’orgoglio della costa toscana

Masseto è un Merlot in purezza nato nel cuore della Bolgheri DOC, una zona vocata ai cosiddetti "Super Tuscan". L’equilibrio tra struttura, morbidezza e potenziale di invecchiamento lo ha reso un’icona moderna del vino italiano da collezione. L'edizione 2016 ha ottenuto il punteggio massimo da James Suckling (100/100), e le richieste internazionali continuano a crescere.


Sassicaia: il primo, l’inimitabile

Sassicaia è stato il primo vino italiano a ottenere una DOC dedicata (Bolgheri Sassicaia). La storicità, il pedigree e la regolarità con cui ogni annata viene premiata lo rendono un must have per ogni collezionista. Le annate 1985 e 2016 sono tra le più ambite in assoluto.


Domaine Leroy: la purezza in Borgogna

Meno noto del DRC ma altrettanto straordinario, Domaine Leroy è ammirato per la sua dedizione alla biodinamica e per l’intensità dei suoi vini. Le tirature sono minime, la richiesta è altissima, e i prezzi riflettono l’unicità di ogni bottiglia.


Château Lafite Rothschild e i classici di Bordeaux

Non si può parlare di mercato secondario senza citare Bordeaux. Château Lafite, Mouton-Rothschild, Margaux: nomi storici che continuano a offrire rendimenti stabili e attrattiva internazionale. Le bottiglie con etichetta artistica — come le edizioni Mouton con Picasso o Warhol — hanno appeal anche per i collezionisti d’arte.


Perché questi vini sono così richiesti?

  • Produzione limitata → La scarsità crea desiderabilità.
  • Punteggi critici eccellenti → 98–100 da Parker, Suckling o Wine Advocate.
  • Potenziale di invecchiamento → Anche 30–50 anni, se ben conservati.
  • Brand riconosciuto → Che comunica lusso, status, eccellenza.

Il mercato secondario premia l’eccellenza, la rarità e il racconto. Ogni bottiglia sopra citata è il risultato di una combinazione irripetibile di terroir, mano del produttore e storia. Su Collecto, queste icone enologiche diventano accessibili anche in forma frazionata, permettendo a ogni appassionato di entrare in una collezione esclusiva, una quota alla volta.

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