L’arte contemporanea è oggi uno dei settori più attivi del collezionismo. Più che una questione estetica, rappresenta visione e identità culturale. In un mondo sempre più visivo, possedere un’opera d’arte significa affermare un punto di vista, entrare in dialogo con il presente e la storia. Il valore cresce quando l’artista ha uno stile riconoscibile, un percorso museale importante e visibilità nel mercato secondario.
Il collezionismo si sta aprendo a opere accessibili ma autorevoli: multipli firmati, edizioni limitate, sculture da studio. L’arte si conferma un asset stabile, apprezzato per la sua capacità di mantenere valore nel tempo.
Il valore collezionistico è legato ad autenticità, rarità, condizioni e rilevanza culturale. Le opere firmate, con tiratura limitata e provenienza tracciata, sono particolarmente ricercate, soprattutto se l’artista è presente in mostre e cataloghi ufficiali. Oltre alla qualità tecnica, contano anche la narrazione e la presenza in collezioni pubbliche o museali.
Secondo Art Basel & UBS 2024, il mercato globale dell’arte ha raggiunto i 65 miliardi di dollari, con l’arte contemporanea che rappresenta oltre metà del totale. Cresce il collezionismo under 40, attento al digitale e alle opere con provenienza certificata. Anche il mercato online è in forte espansione: secondo Hiscox, supererà i 17 miliardi entro il 2027, rafforzando l’accessibilità per nuovi collezionisti.