Lucio Fontana – Concetto Spaziale, 1967
Lucio Fontana – Concetto Spaziale, 1967: un capolavoro dello Spazialismo, firmato e certificato, rarissimo, dal mercato in forte crescita.
Lucio Fontana è universalmente riconosciuto come uno dei maestri rivoluzionari dell’arte del Novecento, fondatore dello Spazialismo. Nato in Argentina da genitori italiani e formatosi a Milano presso l’Accademia di Brera, Fontana ha trasformato la percezione della tela da superficie bidimensionale a portale verso la terza dimensione. Con il “Manifesto Bianco” del 1946 e il “Primo Manifesto dello Spazialismo” del 1947, l’artista definisce una nuova concezione artistica in cui colore, luce, spazio e movimento si fondono in un’esperienza sensoriale unica.
“Concetto Spaziale, 1967” incarna in modo magistrale questa visione. Con pochi ma incisivi gesti — tagli e perforazioni sulla carta — Fontana dissolve il confine tra pittura e scultura, trasformando la superficie in un varco attraverso cui la luce diventa materia viva. L’uso della biro blu amplifica la profondità visiva, evocando la dimensione luminosa dello spazio, un concetto che Fontana aveva cominciato a esplorare fin dagli anni Quaranta. L’opera diventa così un’esperienza immersiva, in cui lo spettatore è invitato a superare i limiti fisici dell’opera per percepirne la forza concettuale.
Rarità e valore collezionistico
Il mercato delle opere di Lucio Fontana è in costante crescita e oggi si conferma tra i più solidi nel panorama dell’arte contemporanea internazionale. Fontana figura stabilmente tra i primi 30 artisti più quotati al mondo, con un fatturato d’asta che nel 2023 ha superato i 67 milioni di dollari, trainato da vendite record in Europa, Stati Uniti e Asia. Il record assoluto è stato raggiunto nel 2015 con “Concetto Spaziale. La fine di Dio” (1964), battuto da Christie’s a oltre 24 milioni di euro, segnando un nuovo standard per la valutazione delle sue opere.
Dal 2020, l’indice dei prezzi di Fontana ha mostrato una crescita continua, passando da +26,6% nel 2022 a +45,9% nel 2023, a conferma di un interesse sempre più globale verso le sue creazioni. Il 2024 ha confermato questa tendenza con vendite record nei principali hub internazionali.
Un investimento culturale e strategico
Acquistare “Concetto Spaziale, 1967” significa entrare in possesso di un’opera chiave nella storia dell’arte del dopoguerra. Il lavoro di Fontana è certificato dall’Archivio Fontana, garanzia di autenticità e provenienza, e rappresenta un equilibrio perfetto tra accessibilità dimensionale e impatto visivo. Ogni taglio, ogni foro diventa un segno distintivo della sua poetica, trasformando l’opera in una testimonianza concreta della rivoluzione spazialista.
Chi sceglie di collezionare un’opera di Fontana non solo arricchisce la propria raccolta con un capolavoro dell’arte contemporanea, ma investe in un artista il cui mercato ha dimostrato una crescita costante, alimentata da un interesse trasversale di istituzioni, collezionisti e musei.
“Concetto Spaziale, 1967” è più di un’opera d’arte: è una finestra sul futuro dell’arte stessa, un invito a superare i confini della materia e dello spazio. Fontana ha cambiato per sempre il modo di intendere la pittura, e quest’opera ne è la testimonianza più viva.
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