Mario Schifano – Paesaggio Anemico, 1979
“Paesaggio Anemico” di Mario Schifano (1979): un’opera unica al mondo che incarna la potenza visiva e materica dell’artista. Firmata, autenticata e con provenienza privata.
“Paesaggio Anemico” del 1979 rappresenta una tappa fondamentale nella ricerca pittorica di Mario Schifano. Con la sua capacità di fondere segno, materia e colore, l’artista riesce a dare vita a un’opera di grande forza evocativa. Questo pezzo unico, realizzato in smalto e pastello su tela (81 x 110 cm), si distingue per il contrasto vibrante tra le pennellate intense e il cielo scuro, interrotto da una grande luna bianca, simbolica e poetica.
La parte inferiore dell’opera si sviluppa su tonalità calde e terrose, con pennellate gestuali che evocano una dimensione primitiva e sensoriale del paesaggio. Ogni dettaglio trasmette l’urgenza espressiva e la tensione tipica del linguaggio schifaniano, capace di trasformare la pittura in un’esperienza fisica e viscerale.
Mario Schifano e il linguaggio della modernità
Schifano è universalmente riconosciuto come uno dei protagonisti della Pittura Analitica e della Pop Art italiana, grazie alla sua capacità di ridefinire l’immagine contemporanea con gesti audaci e riferimenti iconografici colti. Quest’opera del 1979 rappresenta un esempio maturo del suo percorso artistico: un paesaggio interiore, sospeso tra astrazione e memoria, in cui i colori netti e le superfici materiche creano una tensione visiva che cattura l’osservatore.
Come scriveva lui stesso: “Forse per me l’infanzia non è mai finita, neppure ora che sono piuttosto avanti con gli anni. Non vorrei apparire presuntuoso ma per infanzia io intendo la possibilità di continuare a osservare il mondo con uno sguardo… magico.”
Un artista tra tradizione e innovazione
Nato a Homs, in Libia, nel 1934 e trasferitosi a Roma durante la guerra, Mario Schifano è stato un innovatore instancabile. Dalle prime mostre negli anni ‘50 ai monocromi del 1960, fino alla Pop Art e ai “paesaggi anemici” presentati alla Biennale di Venezia del 1964, la sua carriera è stata un susseguirsi di rivoluzioni stilistiche. Negli anni ‘70 sperimenta con cinema, video e immagini televisive, per poi tornare alla pittura con cicli come Orto botanico e Ninfee. La sua opera ha ricevuto riconoscimenti internazionali, culminando con la retrospettiva alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 2008, che ne ha consolidato il ruolo di protagonista dell’arte contemporanea.
Valore di mercato e dati recenti
Il mercato delle opere di Mario Schifano ha mostrato una crescita costante negli ultimi anni. In particolare, le opere della serie "Paesaggio Anemico" hanno registrato risultati significativi nelle aste internazionali. Ad esempio, un'opera simile del 1979-1980 è stata venduta per 30.000 EUR (circa 31.710 USD) presso Aste Bolaffi nel novembre 2023 . Inoltre, un'altra opera della stessa serie è stata aggiudicata per 36.000 EUR (circa 38.052 USD) .
Secondo i dati di MutualArt, il valore medio delle opere di Schifano vendute tra il 2020 e il 2025 si aggira intorno ai 11.700 USD, con una crescita annuale del 4% . Questi dati evidenziano l'apprezzamento continuo delle opere dell'artista nel mercato dell'arte contemporanea.
Perché collezionare le "Ore del Mondo"
Collezionare un'opera della serie "Paesaggio Anemico" di Mario Schifano significa possedere un pezzo significativo della storia dell'arte italiana del XX secolo. Queste opere rappresentano un punto di incontro tra l'astrazione e la rappresentazione, tra la materia e l'immaginazione. La loro capacità di evocare paesaggi interiori e stati d'animo universali le rende particolarmente apprezzate dai collezionisti e dagli appassionati d'arte.
"Paesaggio Anemico" del 1979 è più di un'opera d'arte: è una testimonianza della visione innovativa di Mario Schifano e della sua capacità di trasformare la pittura in un'esperienza sensoriale e emotiva. Con la sua autenticità certificata e la provenienza da una collezione privata, questa opera rappresenta un'opportunità unica per arricchire una collezione con un pezzo iconico dell'arte contemporanea italiana. Un investimento che unisce valore artistico e potenziale di apprezzamento nel tempo. 🚀