Come iniziare a collezionare arte contemporanea
Vuoi iniziare a collezionare arte contemporanea? Scopri come orientarti tra artisti emergenti e blue-chip, con consigli su budget, strategie d’acquisto e canali sicuri.
Collezionare arte contemporanea non è un privilegio riservato a pochi, ma una possibilità concreta per chi desidera coniugare passione culturale e costruzione di valore nel tempo. In un mercato che nel 2023 ha superato i 67 miliardi di dollari secondo Art Basel & UBS, comprendere le regole fondamentali per iniziare è essenziale, soprattutto quando ci si muove tra gallerie, aste e piattaforme digitali.
Da dove partire: definire un budget e un obiettivo
Il primo passo è stabilire un budget. Non serve partire con cifre altissime: molti artisti emergenti propongono lavori di qualità sotto i 5.000 euro. L’importante è avere chiarezza sul tipo di collezione che si vuole costruire. Alcuni collezionisti prediligono opere iconiche di nomi affermati; altri seguono con attenzione l’evoluzione di giovani talenti. In entrambi i casi, definire un obiettivo – come costruire una collezione tematica o un portafoglio bilanciato tra opere uniche e multipli – aiuta a orientare la scelta.
Artisti emergenti o blue-chip: a chi guardare
Il mercato distingue generalmente tre profili di artisti: emergenti, affermati e blue-chip. I primi offrono margini di crescita importanti ma anche un rischio maggiore. Gli affermati, spesso al centro di mostre e cataloghi, rappresentano un equilibrio tra stabilità e potenziale. I blue-chip – artisti come Haring, Kusama, Basquiat – sono vere e proprie “blue chip” del mercato, con opere vendute in aste internazionali per milioni di euro. La filosofia Collecto suggerisce una diversificazione ragionata: 50% opere storiche consolidate, 35% artisti affermati e 15% emergenti con potenziale di rivalutazione.
Dove comprare: gallerie, aste e piattaforme certificate
Le gallerie sono il primo canale per chi desidera acquistare sul mercato primario. Offrono garanzie di autenticità, relazioni dirette con gli artisti e spesso piani espositivi futuri, fondamentali per valorizzare l’opera. Il mercato secondario – case d’asta e dealer – permette di accedere a opere già passate sul mercato, spesso con dati storici di vendita e maggior tracciabilità. Crescono infine le piattaforme digitali, come Collecto, che selezionano opere e artisti in collaborazione con gallerie e curator, garantendo autenticità, conservazione in caveau e possibilità di acquistare anche frazioni di opere importanti.
Costruire una collezione solida
Non serve correre. Una collezione si costruisce nel tempo, dialogando con curatori, visitando fiere e mostre, leggendo cataloghi e report di mercato come quelli di Artprice o JPMorgan Private Bank. È importante verificare la documentazione delle opere (COA, provenienza, esposizioni) e affidarsi a professionisti per analisi di autenticità e strategia. Collecto, ad esempio, si avvale di un comitato artistico composto da esperti, galleristi e curatori che selezionano ogni opera con una due diligence completa, offrendo una guida concreta anche ai nuovi collezionisti.
Collezionare arte contemporanea è un atto culturale e strategico, un percorso che richiede passione, studio e pazienza. Che si parta da un piccolo budget o da un nome già noto, ciò che conta è avere una visione. La scelta giusta oggi può trasformarsi nell’opera centrale di domani. E con gli strumenti giusti – come quelli offerti da Collecto – ogni collezionista può crescere con consapevolezza e sicurezza.