Come riconoscere un autografo autentico
Vuoi capire se un autografo è autentico? Scopri come distinguere firme vere da copie: comparazione grafologica, certificazioni PSA/DNA, fotomatch e trappole comuni.

Nel collezionismo di memorabilia, un autografo può aumentare il valore di un oggetto anche del 300%, ma solo se è autentico. Una firma vera, ottenuta di persona o tramite circuito ufficiale, ha un impatto collezionistico enorme. Ma la firma è anche uno degli elementi più contraffatti in assoluto, specialmente su maglie sportive, foto, props cinematografici e strumenti musicali.
Secondo Catawiki, il numero di autografi falsi o non verificabili sul mercato secondario supera il 60%. Ecco perché imparare a riconoscere una firma autentica è oggi una competenza fondamentale per ogni collezionista.
Le firme stampate non valgono nulla
Una delle trappole più comuni è quella dell’autografo stampato. Alcuni oggetti riportano firme ottenute tramite stampa digitale, laser o “autopen”, ovvero un braccio meccanico programmato per replicare la calligrafia dell’artista. Questi oggetti, se non dichiarati esplicitamente come riproduzioni, non hanno alcun valore collezionistico.
Come conferma MTM Memorabilia, anche le firme apparentemente corrette possono rivelarsi false quando confrontate con quelle ufficiali archiviate dai servizi di autenticazione.
Il confronto grafologico: ogni firma è unica
La firma, come l’impronta digitale, presenta tratti distintivi unici. Le variazioni di pressione, inclinazione, velocità e proporzioni tra le lettere sono praticamente impossibili da imitare in modo perfetto. I professionisti dell’autenticazione eseguono comparazioni grafologiche, affiancando la firma in esame con decine di firme verificate in archivio.
Servizi come PSA/DNA, JSA (James Spence Authentication) e Beckett Authentication Services sono oggi i più riconosciuti a livello internazionale. Oltre all’analisi grafica, forniscono certificati numerati, verificabili online, e spesso inseriscono l’oggetto in una teca sigillata (slab) con seriale identificativo.
L’importanza del contesto e della documentazione
Non basta la firma: serve contestualizzarla. Una maglia autografata durante una conferenza stampa ufficiale ha un valore maggiore di una firmata in circostanze informali e non documentate. Alcuni memorabilia sono firmati davanti a un notaio, con video o foto dell’evento, il che aumenta enormemente il valore e la credibilità dell’autografo.
Quando manca questa documentazione, l’unico modo per convalidare l’autenticità è affidarsi a enti terzi con reputazione consolidata.
Dove verificare e certificare un autografo
Oltre ai servizi professionali già citati, anche le principali case d’asta — come Sotheby’s, Bonhams, Prop Store — accettano solo firme accompagnate da certificazione valida. Il collezionista esperto conserva tutti i documenti, foto dell’oggetto, fatture d’acquisto, lettere di provenienza e, se disponibili, anche materiale video che conferma la circostanza della firma.
Riconoscere un autografo autentico significa proteggere la propria collezione da errori, illusioni e trappole. È un atto di competenza, ma anche di rispetto verso la memoria dell’oggetto e del personaggio a cui è legato. Collecto accetta solo firme certificate da enti riconosciuti, per garantire che ogni autografo sia non solo autentico, ma parte integrante di una storia vera — e collezionabile.