Perché collezionare orologi può generare valore nel tempo
Perché gli orologi di lusso sono tra i beni più richiesti sul mercato secondario? Analisi del valore collezionistico e dei modelli più apprezzati.

Collezionare orologi non è solo una questione di gusto estetico o di passione per la meccanica: è anche una forma di tutela del valore nel tempo. Gli orologi più desiderati hanno dimostrato, in molte fasi di mercato, una straordinaria capacità di tenere o aumentare il proprio valore, soprattutto quando si tratta di modelli discontinued, referenze storiche o pezzi con caratteristiche rare.
Secondo McKinsey, il mercato del secondo polso supererà i 35 miliardi di dollari entro il 2030, con una crescita costante favorita dalla scarsità di offerta, dal fascino intramontabile dei modelli storici e dalla crescente domanda globale. I modelli più performanti appartengono principalmente a tre brand: Rolex, Patek Philippe e Audemars Piguet, che secondo Chrono24 sono anche quelli con il miglior tasso di ritenzione del valore.
Un esempio emblematico è il Rolex Submariner Ref. 16610: venduto a circa 4.000 euro nei primi anni 2000, oggi supera facilmente i 10.000 euro in buone condizioni. Il Patek Philippe Nautilus 5711 ha visto una rivalutazione ancora più eclatante, superando i 130.000 euro nel 2022 dopo l’annuncio della sua uscita di produzione. Anche il Royal Oak Jumbo Extra-Thin 15202ST, ormai discontinued, ha raddoppiato il suo valore medio tra il 2020 e il 2022.
Oltre al fattore economico, c’è una forte componente culturale ed emotiva: collezionare orologi significa custodire storie, design e tecnologie che rappresentano vere pietre miliari dell’orologeria. Alcuni pezzi sono entrati nell’immaginario collettivo per la loro associazione a icone del cinema, dello sport o della politica: basti pensare al Rolex Daytona “Paul Newman”, venduto all’asta da Phillips per 17,7 milioni di dollari, o allo Speedmaster Professional indossato dagli astronauti dell’Apollo 11.
La rivalutazione di un orologio dipende da diversi fattori: tiratura limitata, movimenti di manifattura, originalità delle componenti, condizioni estetiche e completezza (scatola e documentazione originale). Anche variazioni minime — come un quadrante tropicale, una firma anomala o una configurazione rara — possono incidere notevolmente sul valore.
Infine, la popolarità delle aste online e il crescente ruolo dei marketplace digitali come Chrono24 e WatchBox hanno reso il mercato più accessibile e trasparente, contribuendo a consolidare la percezione dell’orologio come bene rifugio. Il trend è supportato anche da boutique di investimento e piattaforme di fractional ownership come Collecto, che rendono più facile partecipare a questo mondo.
La chiave è sempre la selezione: studiare il mercato, riconoscere le tendenze e scegliere modelli che abbiano dimostrato resilienza e apprezzamento nel tempo. In questo, il collezionismo orologiero coniuga passione e consapevolezza come poche altre categori. Conoscenza, selezione accurata e attenzione alla qualità sono i pilastri di una collezione destinata ad apprezzarsi nel tempo, sia sul piano economico che culturale.