Il mercato dei distillati da collezione – whisky, rum e liquori rari – ha conosciuto una crescita notevole in termini di valore e attenzione. Sempre più appassionati li vedono come espressione di gusto, ma anche come beni culturali e patrimoniali. Non si tratta più solo di degustazione, ma di oggetti da custodire e valorizzare nel tempo.
Nel 2024 il mercato globale dei distillati di lusso supera i 64 miliardi di dollari, con una stima che punta ai 192 miliardi entro il 2025. Digitalizzazione e nuove piattaforme hanno aumentato la trasparenza e ampliato la base dei collezionisti.
Alcuni brand dominano la scena per storia e rarità. Il valore di una bottiglia dipende da fattori come età, condizione, provenienza e tiratura. Un esempio emblematico è Caroni: bottiglie inizialmente vendute a 32 euro oggi toccano i 3.000 euro, grazie alla rarità e alla crescente domanda.
Il mercato continua a crescere, trainato dalla riscoperta dell’artigianalità, dall’interesse per i marchi storici e dall’espansione del mercato secondario e delle aste dedicate. Per i collezionisti più attenti, si aprono nuove opportunità in un settore sempre più dinamico.